Nel Mulino che vorremmo, quando un giornalista ci racconta un fatto, sta automaticamente dicendo al lettore: "Di me ti puoi fidare. Io ti dirò sempre la verità, perchè è il mio lavoro". Se invece esprime un'opinione, sta mettendo il lettore nella condizione di essere d'accordo o meno con lui, ma in ogni caso quest'ultimo lo riterrà un interlocutore degno di rispetto, autorevole ed affidabile.
Nella stalla puzzolente in cui viviamo, invece, il giornalista si avvale spesso della facoltà di dire quello che gli pare, tanto "lui può". Spesso al dovere morale di dire la verità si sostituisce la libertà di piazzarsi su un piedistallo a mò di maestrino e decretare cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa si può fare e cosa no.
Per esempio.
Tutti conoscono Chloe Grace Moretz. Se avete visto "Super8", o "Hugo Cabret", sapete di chi sto parlando. Se siete più dediti al gossip che al cinema, mi basterebbe dire Brooklyn Beckham perchè vi si materializzi davanti agli occhi una giovane e bella biondina. Se foste tra i pochi che non vanno al cinema e non leggono CHI (va bene, niente cinema, MA COME POTETE VIVERE SENZA GOSSIP?!) e l'articolo non fosse correlato di foto, non avremmo motivo di mettere in discussione le parole di una giornalista che ritiene Chloe inadatta ad indossare un paio di shorts per via di un fisico non proprio longilineo. Ci immagineremmo Chloe Moretz più o meno così:
Melissa Mc Carthy |
Lena Dunham |
Per quanto io ami sia Melissa che Lena, se le vedessi in giro con i mutandoncini (mutanda o pantaloncini?) un po' ci resterei male. Per fortuna, le due sono ben consapevoli di cosa indossare per valorizzare il proprio fisico, e infatti riescono a calpestare i red carpet con la giusta dose di ironia. E stanno benissimo.
La triste realtà, invece, è che non viviamo in un mondo in cui Banderas sforna biscotti profumati (e magari dietetici). Se sei Chloe Moretz, sei grassa, non puoi affondare le mani nel bustone formato famiglia di Pan di Stelle e, soprattutto, gli shorts non te li puoi mettere. Questo dice una giornalista di Io Donna commentando la foto sottostante.
A prescindere dal fatto che per me i mutandoncini sono un capo da bandire anche se sei un manico di scopa di nome Taylor Swiffer Swift (BATTUTA, RIDERE, PREGO), trovo che questa ragazza abbia due gambe assolutamente degne di essere mostrate, e non dimentichiamoci l'età: DICIANNOVE ANNI, ragazzi. DICIANNOVE. Non è forse il caso di pensare che una ragazzina in salute possa assolutamente concedersi il lusso di mostrare le gambe, non sentendosi assolutamente sbagliata, fuori posto, inappropriata? E poi, perchè non diciamo niente delle gambine a parentesi tonda del bel Brooklyn, fasciate con nonchalance in un paio di skinny?
Io mi immagino una ragazzina nel pieno del suo manicomio ormonale. Magari va male a scuola, lo stronzetto di turno l'ha limonata solo per raccontarlo in giro, sua madre e suo padre non la capiscono, l'amica del cuore non ha l'acne ed è più bella e più popolare. Lei si sente sola, fragile e abbandonata da tutti. Poi vede la foto di Chloe Moretz su Io Donna, legge la didascalia, si guarda allo specchio e capisce che se diventa magrissima forse lo stronzetto tornerà, i genitori la stimeranno di più, non dovrà più sentirsi un water vicino alla sua amica del cuore e a scuola si sentirà più sicura. Il passo da qui al baratro è brevissimo. E' facile rivolgere la propria attenzione al cibo quando qualcosa sfugge di mano. Lo si fa privandosene, abbuffandosi o iper-controllando. E' l'elemento vitale per eccellenza, mantiene vivi e forti, bisogna averci a che fare per tre o quattro volte al giorno e tendenzialmente siamo noi a decidere il come/quando/cosa dei nostri pasti. E' facilissimo intaccare il rapporto col cibo e trasferire un disagio su questa sfera se qualcosa nella vita non gira.
Taylor Swift |
Io mi immagino una ragazzina nel pieno del suo manicomio ormonale. Magari va male a scuola, lo stronzetto di turno l'ha limonata solo per raccontarlo in giro, sua madre e suo padre non la capiscono, l'amica del cuore non ha l'acne ed è più bella e più popolare. Lei si sente sola, fragile e abbandonata da tutti. Poi vede la foto di Chloe Moretz su Io Donna, legge la didascalia, si guarda allo specchio e capisce che se diventa magrissima forse lo stronzetto tornerà, i genitori la stimeranno di più, non dovrà più sentirsi un water vicino alla sua amica del cuore e a scuola si sentirà più sicura. Il passo da qui al baratro è brevissimo. E' facile rivolgere la propria attenzione al cibo quando qualcosa sfugge di mano. Lo si fa privandosene, abbuffandosi o iper-controllando. E' l'elemento vitale per eccellenza, mantiene vivi e forti, bisogna averci a che fare per tre o quattro volte al giorno e tendenzialmente siamo noi a decidere il come/quando/cosa dei nostri pasti. E' facilissimo intaccare il rapporto col cibo e trasferire un disagio su questa sfera se qualcosa nella vita non gira.
E tutto perchè la bella e tonica Chloe Moretz, oggi, è sotto la lente d'ingrandimento perchè si mangia la pasta. Per quale ragione, poi? Perchè non diciamo a Beyoncè che i suoi body sono troppo succinti? Perchè non diciamo a Lady Gaga di darsi una regolata invece di dire "OOOOHHHH vabbè ma tanto è Lady Gaga, lei tutto può".
Beyoncè |
Lady Gaga |
Tutto questo è sbagliato. Dobbiamo "criticare" nel senso di lottare contro l'eccessiva magrezza e allo stesso modo contro l'obesità, ma trattando questi casi come disagi psicologici prima di metterli sul piano del vizio, del capriccio e della conseguente accusa. Dietro una manifestazione fisica "anomala" di qualsiasi tipo, dalla calvizie precoce di una giovane ragazza, alla psoriasi del vicino di casa, potrebbe esserci un disagio grave che va trattato con delicatezza. Prima di dire "SEI OBESO" o "SEI ANORESSICO" con quel tono di disgusto e disprezzo che troppo spesso accompagna le nostre frasi, fermiamoci a pensare che dinanzi a noi abbiamo una persona, una mente, un cuore, e poi, molto poi, un corpo.
Prima della giornalista di Io Donna, anche su Grazia, tra le pagelle dei look, c'era un'intera gallery dedicata ad una Chloe che sfoggia con classe una serie di mise incantevoli. Lì, l'attrice viene definita addirittura burrosa.
Chloe Moretz |
No, non ci siamo. I parametri di riferimento sono completamente sballati. Io sono la prima a prestare eccessiva attenzione all'alimentazione e alla forma, lo riconosco, ma da qui ad avere un ideale distorto della magrezza ci passa un intero pranzo di matrimonio di mio cugino in Puglia.
Visto che noi giornalisti abbiamo un grande, enorme privilegio, non tanto educare, ma almeno preparare un terreno fertile di buoni e sani principi, riassestare i parametri e fornire informazioni utili per riflettere e prendere coscienza delle cose, usiamolo bene. Non diffondiamo l'idea che una ragazzina debba auto-censurarsi perchè non è una 38 ma solo una "vergognosissima" 42. Non alimentiamo quel meccanismo della perfezione a tutti i costi. E soprattutto, mettiamoci la faccia, perchè sono sicura che ognuno di noi ha i suoi scheletri nell'armadio.
Noi diciamo che Chloe non sta bene in shorts, ma siamo veramente sempre così impeccabili?
Riflettiamo e partiamo da qui per dire: CHLOE, MACHHEMEFREGA DI COME TI VESTI, CHEMMEFREGA CHE TI PIACCIONO I CARBOIDRATI...TI SEI MESSA CON BROOOOKLYN BECKHAM!!!!
TU SI CHE HAI FATTO IL COLPACCIO, RAGAZZA.
Diffondiamo la bellezza vera.
Baci,
MLG
Diffondiamo la bellezza vera.
Baci,
MLG
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