Con l'adolescenza,
l'avvicinarsi delle feste ha cominciato a portare con sé una specie
di malinconia. Una tristezza che per molto tempo ho ritenuto
inspiegabile, ma naturale. Inevitabile. Col passare del tempo, più
iniziavo a capire come mai fossi tanto insofferente al Natale, più
questa tristezza si dileguava, lasciando vuoto uno spazio che pensai
bene di colmare con qualcosa che aveva tutta l'aria dell'indifferenza. Guardavo dall'alto in basso quelle persone che già
dalla metà di novembre si scatenavano con i rituali natalizi.
Invece, a me, la roba di Natale non riusciva proprio a coinvolgermi.
Ho sempre trovato le canzoni noiose, le decorazioni brutte, i regali
inutili, il casino insopportabile, il mondo che si fermava per due settimane una vera sciocchezza. Insomma, per me le feste di Natale erano
un countdown disperato verso il ritorno alla routine e alla
normalità. Quella senza rosso, senza lucine, senza Micheal Bublè.
sabato 26 dicembre 2015
sabato 19 dicembre 2015
INCONTRI RAVVICINATI DEL DEPOP TIPO
Per trasformarci definitivamente e irrimediabilmente in animali da shopping privi di limitazioni spazio-temporali, come se già non bastassero Yoox, Asos, Zalando, Ebay, Aliexpress, Etsy, Groupon, ecc, c'è pure Depop (ex Garage), l'app per lo smartphone che permette di fare acquisti veramente in tutti i luoghi, in tutti i laghi, in tutti i fiumi, in campagna ed in città, in tutte le galassie, in qualsiasi momento della vita: tra una coda alle poste e la spesa al supermercato, tra una cena romantica e un corso di zumba. Con Depop è crollato definitivamente qualsiasi ostacolo all'acquisto. E la cosa, se da un lato sembra fantastica, dall'altro è decisamente deleteria. Rischiamo di prenderci troppo la mano e di premere il tasto "compra" con troppa leggerezza. Presente.
mercoledì 16 dicembre 2015
MY BRUTTY ROUTINE #1 NO CELLULITE? MASSAGGIATEVI DI BRUTTO!
Tutte le blogger, ad un certo punto della loro carriera (ah-ah!) fanno il post sulla beauty routine. A me fa ridere parlare di beauty riferendomi a me medesima. Perchè?
1. Intanto, "routine" presuppone qualcosa di ciclico, costante e appunto, routinario. Io non duro più di due giorni con gli stessi prodotti e le stesse abitudini.
2. Se per "beauty" intendiamo il risultato nel breve-medio termine, allora di beauty c'è ben poco. C'è molta frustrazione però. Cioè dai, le rughe non vanno via con le creme, manco se usate quella a base di rarissimo estratto di ali di mosca dell'Himalaya.
3. Se per "beauty" ci riferiamo al risultato che vogliamo ottenere, quello a cui tutte noi aspiriamo, allora scusate, ma non mi accontento e volo alto. Quindi parlarerei piuttosto di Charlize Theron Routine.
sabato 12 dicembre 2015
DONNE CHE AMANO GLI (ABITI DA) UOMINI
"Ti vesti da uomo. Bene, ma da uomo. Non ti metti mai una gonna. Noi uomini vogliamo vedere le cosce!"
Ecco a cosa si riduce il pensiero dell'uomo medio. Una formula banalissima. Ah! Quanto vi invidio, maschi! Voi così semplici, così logici, così maledettamente sillogistici, così trasparenti, chiari, immediati!
Detta come va detta, agli uomini piace vedere la carne, e noi non possiamo farci nulla. O meglio: possiamo assecondarli e vestirci da cubiste del Pepenero, oppure possiamo fregarcene e perseverare nel nostro femminismo. Anni di lotte estenuanti per convincerli che la sensualità è proprio quella cosa che è così rara perchè va oltre ogni lembo di pelle visibile. La donna sexy è quella che ti fa drizzare i peli anche con l'abito da suora. E infatti, da sempre, sostengo con forza un'idea: meno carne si vede, più è alta la carica erotica. E questo vale sia per le donne che per gli uomini. Non potrei mai sopportare l'uomo in bermudini e canotta. A me piace il lupetto, per dire. E non mi vedrete mai con le gonne troppo corte, la schiena troppo nuda, la scollatura troppo scollata. Non parlerò mai bene di una mia simile che si concia da pattinatrice sul ghiaccio per uscire il sabato sera.
mercoledì 9 dicembre 2015
OGGI MI VESTO COSI' #1
Ho deciso di metterci la faccia anche io, ogni tanto.
Perchè no? In fondo mi faccio troppi problemi.
Solo qualche volta, quando mi vesto decentemente. O se ho qualche capo carino da proporvi, qualche negozio da suggerirvi, qualche consiglio da chiedervi.
Eccomi, pronta per gettarmi nella bolgia di Obej Obej, la fiera di Natale di Milano.
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lunedì 7 dicembre 2015
TU MI FAI GIRAR, COME FOSSI UNA BLOGGER
Ritornare nel blogomondo comporta delle sorprese.
E' un po' come mettere di nuovo piede in
una città che si conosce bene, dopo un anno o due. Dove c'era la
Standa, adesso c'è OVS, nel panificio in cui ti rifornivi di
carboidrati non c'è più il vecchietto, ma il figlio che nel
frattempo ha ristrutturato il locale e ha cambiato l'insegna, e ora
sembra di stare a Las Vegas. E non fa più solo pane: ora ci sono
anche le focacce, le rosette nere al carbone e pure le brioche vegan.
sabato 5 dicembre 2015
LA LISTA DEI REGALI DI NATALE
Caro Babbo Natale,
(ovvero: cari amici, parenti, amici di amici, parenti di parenti, fidanzato, conoscenti, colleghi, ecc). Visto che ti sei ricordato di me pure a New York, nonostante i millemila bambini che ti distraevano dal mio pensiero, ho un paio di cosine da raccontarti.
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