(Le pause su questo blog segnano un cambiamento.
Il cambiamento, in effetti, c'è stato...e positivo!
Cercherò di essere presente con un post a settimana.
Eccolo!)
Oggi voglio condividere con voi una riflessione che mi solletica ogni primavera: quella sui culi, culi ovunque. Un viaggio che parte da Piazza Duomo, viaggia su tram e metropolitane e finisce nei locali la sera.
Parliamo del significato del mostrare le proprie grazie, tornando ai lontani anni Settanta, quando le punk cominciavano ad affacciarsi sulla scena.
Non c'erano soltanto gli
emaciati e scheletrici disturbatori da palcoscenico con le creste
colorate e le spille da balia: al loro fianco, quasi più forti, più
sfacciate e più ribelli, c'erano anche le ragazze. A loro modo
diverse, distanti dall'ideale di donna per bene, quella typical
girl che le Slits sbeffeggiano
nell'omonima canzone.
The Slits |