domenica 3 luglio 2016

CORSA O CORSICCHIA? LA SECONDA, PREGO

Fonte: www.sportoutdoor24.it

Partiamo già con una puntualizzazione: questo post non parlerà di corsa nel senso che ognuno di noi si aspetta del termine.


Seconda puntualizzazione: io non è che proprio corro. Cammino veloce, quello sì. Corricchio, diciamo. Che non è un paese del profondo sud, ma è la prima persona del verbo "corricchiare" ovvero una sorta di passeggiata a ritmo spedito in orari di corsa, in tenuta da corsa, nei luoghi della corsa, con spirito da corsa, insieme a chi corre, ma di fatto non si corre. Se non quando vediamo all'orizzonte il figo di turno e improvvisiamo qualche movimento scoordinato buttato lì alla bell'e meglio, giusto per incrociare il suo sguardo e dirgli: "Ehi, abbiamo una cosa in comune!", e lui con l'aria di quello che si sveglia ogni mattina alle 5 per fare il suo dovere - che in realtà è un piacere - non ti risponde un bel niente, perchè non è vero che ti ha guardato e se lo ha fatto (per compatirti) aveva gli occhiali tecnici a specchio pagati il doppio di quanto tu hai speso in tutta la tua vita per procurarti roba da sport.


(In realtà non sarebbe affatto un paragone corretto, considerato che a malapena ci avrai speso 50 euro, che x 2 fa 100, e quegli occhiali costano sicuramente di più).

Insomma, il mondo della corsa o della "corsicchia", che dir si voglia, è un mondo da esplorare. E in quanto amante dell'antropologia più che del movimento fisico, ho osservato.


1) Corsa, corsicchia o camminata? 
Mi hanno detto una cosa fantastica. Se non si hanno particolari esigenze di dimagrimento, ma si vuole soltanto dare una schiaffeggiata alla ritenzione idrica, meglio camminare a passo svelto che correre. E meglio farlo per strada che non sul tapis roulant. Questo significa salti di gioia, dato che a me correre non piace. Perchè? Mi stanco, no? E poi sono scoordinata. Mi hanno sempre detto che quando corro sembro una specie di pupazzo snodabile, con le braccia che vanno dove vogliono e le gambe pure. 
Voglio risparmiare questa visione all'umanità, e quindi cammino. O al massimo mi concedo una corsicchia.
E' pura generosità, tutto sommato.

Fonte: www.runlovers.it


2) Outfit.
Per la corsicchia non serve avere l'abbigliamento tecnico fosforescente catarifrangente riflettente anti-sudore, anti-puzza, anti-vento, anti-pioggia, anti-infortunio. La corsicchia è per poracci. Io, per esempio, indosso i miei pantaloncini presi alla Decathlon nel reparto bambini, azzurro Nazionale, taglia 14 anni. La canottiera è la stessa che uso per dormire. Le scarpe? Quelle no, sono belle e comode, perchè sono anziana e al piede sinistro ho un accenno di scalogno che potrebbe presto diventare una cipolla. Il segreto? Gli occhiali, marca Oakley, con le lenti a specchio, che non mi fanno sembrare una parvenu (tanto lo so solo io che me li hanno regalati al press day).


3) Luoghi.
Fortuna vuole che ho parco Sempione dietro casa, quindi in 10 minuti al massimo sono al Castello. I percorsi sono segnati, quindi si possono seguire oppure si può optare per una girata alla cazzo. Dato il mio grosso senso dell'orientamento, seguo i cartelli. Se mi sento particolarmente atletica, finito il primo tragitto, esco e faccio il giro del parco dall'esterno. Bello eh, ma deve essere molto presto, altrimenti il traffico rende il tutto un po' meno spirituale.
Altra bella opzione, se vi viene comodo, è Monte Stella, se non altro per i saliscendi, e per il panorama. Il percorso è più difficile perchè presenta numerosi tratti in pendenza, ma vi annoiate meno, percepite meno la baraonda cittadina e quando arrivate in cima e vi fermate, beh, sentirete la musica di Rocky.



4) App.
Runtastic, ovviamente, e S-Health, attivate entrambe. Se vi geolocalizzate, Runtastic vi traccia il percorso. Gurdare la mappa con il tragitto a fine corsa, mi infonde un sinistro ed inspiegabile piacere. Potete pure farvi il selfie finale, se ve la sentite. Consiglio corsicchia: arriverete a destinazione freschi come una rosa, e sarete pronti per immortalarvi e condividere su Facebook le vostre gesta.
Ah, una considerazione. Non vi aspettate che S-Health e Runtastic vi diano lo stesso risultato in termini di chilometri percorsi e calorie bruciate. S-Health tende sempre a premiarvi.


5)Fauna.
Questa è la parte più divertente. La prima volta che andai a correre (e lì correvo, non corricchiavo) cominciai il percorso da casa. All'incrocio con Corso Magenta, ferma al semaforo, due individui mi guardarono e scoppiarono a ridere. Io, rissosa dentro, gli dissi: "Che è? Problemi?", e quelli giù ancora a ridere. Non ho mai capito perchè, ma ho passato tutto il tempo della corsa a pensare che avessi qualcosa di strano addosso, tipo una cacca di piccione sulla testa. Considerai il fatto molto disturbate, e mi demotivai.
Ad ogni modo, più mattinieri sarete, meno gente incontrerete. Tendenzialmente il popolo dei corridori è vario: c'è quello che si crede campione olimpico e ti guarda con aria di sfida, la coppia di amici che corre e chiacchiera (come cacchio fanno?), c'è la cinesina che corre con le ballerine, la signora che corre e recita il rosario, il simpaticone con la maglia "Train like a Boss", più un numero considerevole di cani, addetti allo svuotamento dei bagni chimici (profumo di piante e fiori? Macchè!), operatori ecologici che puliscono le scale dell'Arco della Pace dalle bottiglie abbandonate la sera prima, ragazzini con lattine di Redbull che hanno fatto mattina e ascoltano musica di dubbio gusto al cellulare, più un nutrito numero di uomini che si emoziona davanti ad un paio di pantaloncini da corsa e ti guarda il culo (bah).



Quindi se di correre non c'avete voglia e preferite passeggiare in via Torino, optate per la corsicchia, che vi fa sentire più attivi, meno colpevoli e pure meno stanchi.

Un bacio, di corsa.

MLG




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